STANZIONE PASQUALE 

5° DAN   

 

Stanzione Pasquale 18/2/68 campione italiano in carica, cat 62 kg, tutti puntano su una sicura medaglia in finale, ma solo Pasquale e i suoi atleti sapevano dell’infortunio grave che ha dovuto subire in allenamento 15 giorni prima della gara, strappo con interruzione muscolare tra tendine di achille e gastrocnemio (muscolo gemello), ma con una accurata e personale riabilitazione, con suggerimenti dei colleghi cinesiologi e fisioterapisti riesce in un certo modo a camminare, dopo essere stato una settimana con le stampelle e quindi senza allenamento. Fino a due giorni prima della gare aveva deciso di non gareggiare per non aggravare il tendine, ma poi sale sul tappeto di gara per cercare di portare una medaglia in più a Cardito.

Primo incontro con l’olandese  Zwalve, Pasquale con una fasciatura vistosissima domina l’incontro con molti punti di vantaggio, alla fine del secondo round l’avversario attacca per cercare di recuperare, e Pasquale esce per due volte con il piede fuori dall’area di gara e sull’ultimo attacco di calcio a spinta gli viene a mancare il sostegno e quindi perdendo equilibrio esce ancora una volta fuori dall'area finendo cosi l'incontro con una squalifica molto contestabile, punteggio finale 14 a 7 per il napoletano.

La gara si fa ancora più difficile per Pasquale e tutti gli dicono di abbandonare, ma con una fascia speciale riesce a bloccare la gamba e ritornare sul tatami dopo essere stato ripescato. A questo incontro col greco Theodoropoulos cambia strategia cerca di chiudere l’incontro per K.O. e ci riesce facendo addirittura svenire l’avversario in una tecnica di proiezione ed immobilizzazione Pasquale vince sia per K.O. che per abbandono dell’avversario. In serata riesce ad andare in finale per il terzo posto e vince ancora una volta contro il francese campione del Mondo Kelly Molinari il quale abbandona la gara per trauma alla cervicale. Per Stanzione  e cosi medaglia di bronzo, ma senza esultare solo rancore per quel primo incontro sfortunato, sarebbe sicuramente andato in finale e finalmente diventare campione europeo che da anni manca per un pelo.

Stanzione: <non ho avuto per questa gara nessun aiuto morale ed economico da parte di istituzioni pubbliche e private, completo disinteresse da parte di tutti, ho dovuto fare tutto a proprie spese. Sono impiegato all'Alenia di Casoria azienda di Finmeccanica, ogni qualvolta che devo gareggiare rischio il licenziamento dal posto di lavoro. La normativa aziendale non nè vuole sapere un bel niente del Ju Jitsu>.